I manfricoli di Narni, sono un formato di pasta fresca senza uova tipico umbro, si preparano solo acqua e farina. Per il nuovo appuntamento con L’Italia nel Piatto, la rubrica di cucina regionale italiana, abbiamo scelto come tema del mese “I formati di pasta della tradizione locale”. Vi proporremo una ricca e golosa carrellata dei formati di pasta regionali italiani. Da me, come sempre, trovate una ricetta tipica umbra, per questa uscita ho pensato di proporvi un formato, che ancora non avevo mai preparato, i manfricoli, ottimi da condire con sughi semplici e saporiti.
La pasta fresca tipica umbra
La preparazione della pasta fresca in Umbria è molto diffusa, è la pasta del pranzo della domenica, cosa sarebbe un pranzo in famiglia senza un piatto di pasta fatta in casa?
Sono molti i formati di pasta tradizionali umbri, quasi tutti senza uova, solo acqua e farina, gli unici attrezzi necessari sono la spianatora (spianatoia), il lasagnolo (matterello) e olio di gomito.
Per alcuni formati, come le tagliatelle e i penchi, si stende la sfoglia con il matterello, si lascia riposare la sfoglia e poi si taglia con il coltello.
Altri formati invece si stendono direttamente con le mani, facendo rotolare dei piccoli pezzi di pasta fino a farli diventare dei lunghi spaghettoni, ad esempio gli umbricelli.
I formati di pasta tipici umbri
Manfricoli
I manfricoli sono titpici della città di Narni, si preparano con acqua e farina di grano duro, impastando fino ad ottenere una pasta liscia e soda, che si fa riposare per circa un’ora.
Si stende poi la pasta con il mattarello, fino ad ottenere una sfoglia abbastanza spessa. Si tagliano delle striscie di pasta più strette delle tagliatelle. Queste strisce si fanno rotolare sotto le mani, fino ad ottenere dei lunghi spaghettoni irregolari. Prendono il nome proprio dal metodo di preparazione manfricoli; sfregati a mano. Possono essere conditi con sugo di pomodoro, oppure salsiccia e asparagi. I manfricoli sono immancabili nei menù delle taverne della Corsa dell’Anello di Narni
Penchi
I penchi sono una pasta fresca molto simile alle pappardelle, ma leggermente più stretta, in alcune ricette c’è uova, in altre no, io ho deciso di preparare la ricetta con le uova, ma mi sono ripromessa di fare un giretto tra Cascia e Monteleone di Spoleto, alla ricerca della ricetta originale.
I penchi sono i protagonisti degli strascinati di Cascia, sono un piatto di pasta creata nel 1494 dalle donne di Monteleone di Spoleto per salvare i loro uomini.
Ricetta e storia degli Strascinati di Cascia
Strangozzi
Gli strangozzi originari della zona di Spoleto e Foligno, sono ormai conosciuti in tutta l’ Umbria. Si preparano impastando acqua e farina, si stende una sfoglia non troppo sottile e si tagliano delle stringhette sottili. Gli strangozzi sono un formato di pasta lunga a sezione rettangolare. Ottimi conditi con tartufo o sughi al pomodoro.
Ricette con gli strangozzi
Tagliatelle
Le tagliatelle si preparano con un impasto di uova e farina, la pasta si lascia riposare per un’ora poi si arrotola la sfoglia e si tagliano le tagliatelle. Sono ottime condite con sughi bianchi o al pomodoro.
Da provare:
Le tagliatelle al Tartufo e tagliatelle saporite con asparagi di bosco e pancetta
Umbricelli
Gli umbricelli o umbrichelli, sono un formato di pasta lunga, preparati con solo tre ingredienti, farina, acqua e sale. Si prepara un impasto non troppo morbido, si lascia riposare per circa 30 minuti, poi si staccano dei pezzi d’impasto che si fanno rotolare sotto le mani, fino ad ottenere dei lunghi spaghettoni. Si possono condire in vari modi, con pomodoro e pecorino, con verdure, o con sughi al guanciale.
Ricette con gli umbricelli
Ricetta dei manfricoli di Narni, pasta fresca senza uova
Portata: Primo
Porzioni: 4 persone
Preparazione: 1 ora
Riposo: 1 ora
Cottura: 15 minuti
Ingredienti
Per la pasta:
- 400 g di farina di grano duro
- Acqua q.b.
Per il condimento:
- 4 pomodori maturi
- Olio extra vergine di oliva
- Prezzemolo
- 2 spicchi di aglio
- Sale
- Pepe
Preparazione dei manfricoli di Narni
- Setacciate la farina sulla spianatoia, formate la fontana e versate poca acqua alla volta, iniziate ad impastare, aggiungendo acqua fino ad ottenere un impasto liscio e sodo. Coprite con un panno e fate riposare per circa un’ora.
- Mentre la pasta riposa preparate il condimento.
- Versate 4 cucchiai di olio in una padella con l’aglio, fate soffriggere per un paio di minuti, poi unite i pomodori a pezzi, aggiungete un ciuffo di prezzemolo, il sale e un pizzico di pepe, lasciate cuocere per circa 15 minuti.
- Strascorso il tempo di riposo, stendete la pasta con il matterello, fino ad uno spessore di circa 2 mm.
- Tagliate la sfoglia a metà, poi tagliate delle stricioline larghe circa 2-3 mm.
- Sfregate le strioline con le mani, per arrotondarle ed allungarle un po’.
- Proseguite così con tutta la pasta.
- Portate ad ebollizione addondante acqua, salate e buttate i manfricoli.
- Tirateli su con un forchettone e passateli nella padella con il condimento.
- Lasciate insaporitre per un paio di minuti, eliminate l’aglio e il prezzemolo, cospargete con prezzemolo fresco tritato e servite.
E se avete ancora qualche dubbio, su Youtube, trovate anche il video della preparazione dei manfricoli.
I formati di pasta delle altre regioni:
Valle d’Aosta: Gnocchi “alla bava”
Piemonte: Tajarin, i tagliolini piemontesi al Ragù di Cinghiale
Liguria: Farfalle con piselli e prosciutto
Lombardia: Ravioli alla valtellinese con fonduta di taleggio e bresaola
Trentino-Alto Adige: Schnalser-nudeln – pasta tipica della Val Senales
Veneto: Bigoli al torchio con ragù d’anatra
Emilia-Romagna: I balanzoni bolognesi
Toscana: Pappardelle al ragù bianco di coniglio
Marche: Cargiù marchigiani
Lazio: Le fettuccine all’uovo
Abruzzo: Taccozze e lenticchie
Molise: Crioli o lacci delle scarpe al ragù di agnello
Campania: Scialatielli con gamberetti, cozze e polipetti
Puglia: Troccoli con le vongole
Basilicata: I cavatelli
Calabria: Pasta chijna cu u stoccu
Sicilia: Busiate trapanesi con Matarocco Maissalisi
Sardegna: Spizzulus di Orroli al Cannonau
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7 commenti
Ma che belli i tuoi manfricoli, Miria. Mi sembrano simili ai pici e qquindi sono sicura che mi piacerebbero molto. La carrellata delle vostre paste è insuperabile!
Bellissimi i manfricoli, che belli questi formati di pasta da fare a mano parlano proprio di tradizione e del tempo da ritrovare
Bravissima, ciao Manu
Quanti bei formati di pasta, con nomi alternativi e dal gusto tradizionali e per quanto riguarda i manfricoli sono molto invitanti con quel sugo colorato!
Che bella carrellata di pasta! Quanto lavoro! Brava
Dalle mie parti si rpepara un formato di pasta simile, anche se con procedura un pò diversa. Io adoro questi formati così spessi, che assorbono bene il condimento. Favolosi!
Quando sono stata a Narni i manfricoli li ho mangiati conditi con una salsa al tartufo, fantastici! Ma se li avessero fatti come i tuoi li avrei scelti così, perché il sugo aglio, olio e pomodoro è sempre stato il mio preferito! Buoni!
che bel formato, mi piace molto la pasta lunga e grossa!
ciao
elisa