Le tisichelle delle monache, sono delle semplici ciambelline all’anice tipiche di Todi. Dopo tantissimi anni come rappresentante umbra per L’Italia nel Piatto, le ricette umbre presenti sul blog sono tantissime. Ho iniziato con le ricette più famose, quelle di famiglia e quelle “rubate” alle amiche, poi ho iniziato a cercare ricette antiche dimenticate. E così il tema di questo mese “Pomeriggio uggioso: lo passiamo in cucina a preparare biscotti?” sono andata indietro fino agli anni ’20.
La ricetta della tisichelle delle monache, era già presente in un annuario di Todi del 1927. Una ricetta povera, con pochi e con pochissimi ingredienti. Delle ciambelline all’anice preparate in occasione delle feste, ottime da inzuppare nel vino.
Nell’ Annuario di Todi del 1927 è descritta così:
Prendete farina e zucchero in parti uguali, semi di anice a piacere, intridete con acqua, formando una pasta dura, alla quale darete la forma di piccole ciambelle, che farete cuocere al forno in un soletto (teglia).
Fonte: Archeoumbria
Tisichelle delle monache, ricetta tipica di Todi
Portata: Dolce
Porzioni: 30 ciambelline circa
Preparazione: 10 minuti
Cottura: 10 -12 minuti
Ingredienti
- 200 g di farina
- 200 g di zucchero
- Acqua q.b.
- Anice a piacere
Preparazione
- Preriscaldate il forno a 180 gradi, rivestite due teglie con la carta forno.
- Setacciate la farina su un piano da lavoro, formate la fontana e unite lo zucchero e l’anice.
- Unite l’acqua, tanta quanto basta per ottenere un impasto sodo.
- Formate delle ciambelline e sistematele nella teglia, infornate e fate cuocere per per circa 10 – 12 minuti.
- Sfornate e fate raffreddare, conservate in un contenitore a chiusura ermetica.
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Le ricette delle altre regioni:
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Liguria: Cobeletti
Lombardia: Bacioni di Lodi o Gnam Gnam
Trentino-Alto Adige: Lebkuchen – i gustosi biscotti speziati
Veneto: I pandòli di Schio
Friuli Venezia Giulia: Favette triestine
Emilia-Romagna: Fave dei morti
Toscana: Amaretti di Santa Croce
Marche: Biscotti all’anice marchigiani
Lazio: I giglietti di Palestrina
Abruzzo: Frollini al farro abruzzesi
Molise: Ceppelliate di Trivento
Campania: I Caprilù: i biscotti di Capri fatti con mandorle e limoncello
Puglia: Il biscotto di Ceglie
Basilicata: I calzoncelli di Melfi
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Sicilia: I Biscotti al Latte Siciliani
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8 commenti
Interessante ricetta, tanto per non perdere le nostre belle tradizioni! Un’abbraccio :)
Un’altra ricetta senza uova, ma tu mi prendi sempre per la gola! Vai aggiudicata anche questa la provo!
buone queste ciambelline! Che nome insolito che hanno, sicuramente venivano preparate nei conventi! Le ricette antiche hanno un grandissimo fascino!
ciambelline impastate con l’acqua, sono proprio le ricette di una volta! Non sono facili da recuperare queste ricette! complimenti!
Che bello riscoprire le ricette di una volta! Io quando vado alla ricerca di vecchie preparazione resto affascinata dalla quantità di informazioni, di ricette e di storia che riesco a trovare.
Molto carine queste ciambelle e altrettanto curioso il loro nome.
Di una semplicità unica Miria, mi piace tantissimo questa ricetta e pure il nome!
Baci,
Mary
Che buone con l’anice!!!
una ricetta veramente umile, d’altri tempi.
ciao
elisa
Hanno tutto il l fascino dei biscotti semplici.