Il torcolo di castagne per San Francesco d’Assisi è un dolce tipico di Sant’Urbano di Narni.
San Francesco d’Assisi è Patrono d’Italia, insieme a Santa Caterina da Siena, venerato dalla chiesa Cattolica e da Comunione Anglicana, è uno dei Santi più amati, venerato non solo in Italia, ma anche nel resto del mondo.
Nato e morto ad Assisi, San Francesco ha passato in Umbria gran parte della sua vita, lasciando tracce della sua spiritualità.
A lui sono dedicate moltissimi luoghi di culto, il più importante è sicuramente la Basilica di San Francesco ad Assisi, che dal 1230 custodisce le spoglie del Santo.
Anche alcuni piatti sono associati alla vita del poverello di Assisi, come i mostaccioli di San Francesco, i biscotti di frate Jacopa, cibi che egli stesso consumava. Leggenda narra che Francesco in punto di morte chiese di inviare una lettera alla sua amica Jacopa, voleva rivederla prima di morire e le chiese di potargli i dolcetti che lui tanto amava. Ma lei arrivò ad Assisi prima che la lettera venisse spedita, portando con se, quei dolcetti che Francesco tanto desiderava prima di morire.
Anche il pane di San Francesco, che porta il nome del santo, è una ricetta che risale al medioevo, periodo in cui visse San Francesco e che si preparata ancora oggi.
Torcolo di castagne di Sant’Urbano in onore di San Francesco
Oggi invece vi propongo la ricetta del torcolo di castagne, ricetta tipica di Sant’Urbano di Narni in provincia di Terni, a poca distanza si trova il Sacro Speco di San Francesco, uno dei santuari Francescani più importanti.
Francesco giunse all’eremo nel 1213, da allora divenne luogo di preghiera, dove il Santo si ritirava in solitudine nella piccola chiesa. San Francesco trascorse parte della sua malattia in questo eremo, in una celletta costruita per lui dai frati.
Due miracoli sono associati al periodo in cui Francesco visse al Sacro Speco, malato chiese del vino, ma i frati gli portarono acqua del pozzo, Francesco fece il segno della croce e l’acqua si trasformò in vino, dopo averlo bevuto Francesco guarì dalla sua malattia.
Anche il secondo miracolo è strettamente legato alla malattia di Francesco; non completamente guarito e dovendo abbandonare il Sacro Speco, si sosteneva con un bastone di castagno. Voltatosi a contemplare ancora una volta quel luogo, piantò il suo bastone nel terreno. Il bastone germogliò e diede vita ad un castagno, che la tradizione identifica con il grande castagno che ancora oggi è sul piazzale del Sacro Speco di San Francesco.
A questo miracolo è legata la tradizione del torcolo di castagne di Sant’Urbano, preparato dagli abitanti il 4 ottobre giorno della ricorrenza di San Francesco.
Volevo provare questa ricetta da tanto tempo, da quando grazie a Alla mensa coi santi, la pubblicò Monica, che a sua volta prese da Le cerase e i mostaccioli, blog di Chiara Giontoni, grande esperta di ricette francescane. Ho modificato leggermente le dosi rispetto alla ricetta originale, ma sicuramente ogni famiglia ha la sua versione, come tutte le ricette della tradizione.
Torcolo di castagne per San Francesco d’Assisi
Portata: Dolci
Porzioni: 10 – 12 persone
Preparazione: 15 minuti
Cottura: 35-40 minuti
Ingredienti
- 3 uova
- 200 g di miele
- 150 g di farina di castagne
- 150 g di farina integrale
- 120 g di olio di oliva
- 50 ml di latte intero
- 16 g di lievito per dolci
- 60 g di noci
- 60 g di uvetta
- 40 g di pinoli
Per decorare
Gherigli di noci e pinoli
Preparazione
- Preriscaldate il forno a 180 gradi.
- Imburrate e infarinate uno stampo a ciambella da 24 cm di diametro.
- Con le fruste elettriche montate le uova con il miele, fino a renderli gonfi e spumosi.
- Unite le farine setacciate con il lievito, il sale e amalgamate.
- Incorporate anche olio e latte e mescolate ancora, fino ad ottenere un impasto liscio e omogeneo..
- Aggiungete anche la frutta secca e incorporatela all’impasto con una spatola.
- Versate l’impasto nello stampo, decorate con noci e pinoli e infornate per circa 35 – 40 minuti.
- Sfornate e fate raffreddare completamente prima di sformare.
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