Pasta e ceci tipica salentina per San Giuseppe, ciceri e tria
Ciceri e tria è un primo piatto tipico salentino, una minestra con pasta fresca, ceci e pasta fritta. Ho mangiato per la prima volta questo piatto, durante un blog tour in Salento, avrei voluto anche comprare la pignata (contenitore in terracotta) per cuocere i ceci vicino al fuoco, ma visto il viaggio in treno, ho preferito rinunciare. In questi anni ho pensato spesso di prepararla, ma poi ho sempre rimandato, l’occasione giusta è arrivata con la rubrica “Alla mensa coi Santi”.
Questo il menù di Marzo, interamente dedicato a San Giuseppe:
Primo: Ciceri e tria per le tavole di San Giuseppe (ricetta pugliese)
Secondo: Polpette di tonno di san Giuseppe (ricetta molisana)
Dolce: Frittelle di San Giuseppe – Friscieu (ricetta ligure)
La tavole di San Giuseppe
Le tavole di San Giuseppe sono delle tavolate allestite in onore del Santo, un’usanza tipica salentina. Queste tavolate sono apparecchiate con candide tovaglie ricamate, decorate con fiori, ceri e foto del Santo.
Moltissime le pietanze che compongono le tavolate, immancabili le grandi ciambelle di pane con finocchio e arance, ciceri e tria, ma anche lampascioni, cavolfiore e pesce fritto. Ogni pietanza ha un suo significato, ciceri e tria , con i suoi colori bianco e giallo rappresenta il narciso, fiore tipico della primavera.
San Giuseppe
Nato nel I secolo a.C, San Giuseppe è il padre putativo di Gesù e sposo di Maria, è venerato dalla Chiesa cattolica e dalla Chiesa ortodossa. Patrono della Chiesa cattolica, dei falegnami e degli artigiani.
La ricorrenza di San Giuseppe è il 19 Marzo, ma anche il 1° Maggio ricordato come lavoratore.
San Giuseppe è anche Patrono di Orvieto, cittadina umbra, che festeggia il santo con golosissime frittelle di riso.
Per la ricetta mi sono affidata alla mia amica Milena, prendendo ispirazione dalla sua versione di ciceri e tria.
Ciceri e tria
Portata: primo
Porzioni: 4 persone
Preparazione: 30 minuti
Riposo: 8-10 ore
Cottura: 2-3 ore
Autore: Miria Onesta
Ingredienti
Per la pasta:
- 400 g di semola rimacinata
- acqua q.b.
Per il condimento:
- 250 g di ceci secchi
- 1 spicchio di aglio
- 2 foglie di alloro
- 1 costa di sedano
- sale
- pepe
Preparazione:
- Iniziate mettendo i ceci a bagno in abbondante acqua, lasciate riposare per 8-10 ore, poi scolate.
- Rimettete i ceci nel tegame, unite abbondante acqua, sedano, alloro e aglio e lasciate cuocere.
- Nel frattempo impastate semola e acqua fino ad ottenere un impasto liscio e omogeneo, coprite con un panno e fare riposare per 30 minuti.
- Stendete la pasta con il mattarello, arrotolate la sfoglia e tagliate larghe come delle tagliatelle.
- Fate riposare ancora per circa un’ora.
- Quando i ceci saranno cotti, salateli e frullatene una parte, per avere una minestra cremosa.
- Friggete una parte della pasta in una padella, finché non sarà bella croccante.
- Regolate di sale i ceci ed unite la pasta rimasta, fate cuocere e impiattate.
- Cospargete i piatti con pepe, un filo di olio a crudo e un po’ di pasta fritta, servite subito.
I ceci mentre cuociono nella pignata, foto fatta in Puglia durante il blog tour in Salento.
Trovate tutte ricette della rubrica, alla pagina Alla mensa coi Santi
3 commenti
Quando ho assaggiato per la prima volta questa ricetta me ne sono innamorata e ora la preparo veramente spesso… Ma sai che anche alle Isole Eolie si mangiano i ceci per San Giuseppe <3!!! A presto LA
Un primo che non conoscevo e che vorrei tanto, prima o poi, assaggiare…quante belle cose scopriamo con questa rubrica!!! Un abbraccio amica mia
Anche questo piatto è buonissimo!
Che bella questa uscita, molto interessante.
Buon inizio di settimana