Pan nociato di Todi, pane tipico umbro

Il pan nociato di Todi è un pane tipico umbro, saporito e gustoso, arricchito con formaggio, noci, vino e spezie.
Oggi l’appuntamento settimanale con la rubrica di Babi e Renata, è dedicato a uno degli alimenti di base della nostra alimentazione, il Pane. Andremo in giro a conoscere i vari tipi che vengono sfornati nelle nostre regioni, ma anche ricette dove il pane è utilizzato come ingrediente. Il pane tipico dell’Umbria, è un pane senza sale, preparato solo con acqua, farina e lievito, conosciuto come pane sciapo o pane di Terni. La cucina umbra è ricca di prodotti saporiti che ben si abbinano a questo pane, ma io vi propongo il pan nociato di Todi, un pane ricco di ingredienti, ottimo anche da mangiare da solo. Altra tipicità della regione è il pane di Strettura, (prende il nome dal paese, dove viene prodotto) un pane preparato ancora come una volta, con acqua di sorgente, vecchie varietà di cereali, lievito naturale, lavorato interamente a mano e cotto nel forno a legna.

Il pan nociato di Todi un’antica ricetta umbra

Il pane che ho pensato di presentare oggi, è il pan nociato di Todi, preparato aggiungendo alla pasta di pane, strutto, noci, formaggi, vino e uvetta, il risultato è un pane leggermente dolce, che ben si abbina ai salumi come prosciutto o capocollo, ma anche al miele.  La ricetta è tratta dal Cucchiaio D’argento “La grande Cucina regionale”, da me leggermente riadattata.
Ho poi scoperto, che questa ricetta è presente anche nell’Annuario di Todi del 1927, dove le dosi sono senza grammatura precisa, ma le quantità sono espresse in “pugni”, una ricetta antica, ma non dimenticata.

Ricetta del Pan nociato di Todi

Portata: Lievitato
Porzioni: 2 pagnotte da circa 500 g cad.

Preparazione: 20 minuti
Riposo: 8 ore
Lievitazione: 3 – 4 ore
Cottura: 20- 25 minuti

Ingredienti per il pan nociato di Todi

• 750 g di pasta di pane già lievitata
• 30 g di pecorino stagionato grattugiato
• 30 g di pecorino semistagionato a cubetti
• 40 g di noci tritate
• 35 g di uvetta
• 35 g di strutto
• 1/4 di bicchiere di vino rosso
• 2 chiodi di garofano
• 2 cucchiai di olio extra vergine di oliva
• Sale
• Pepe

Preparazione del pan nociato di Todi

1. In una ciotola mettete le noci con i chiodi di garofano, lo strutto, il pecorino grattugiato, quello a cubetti, l’uvetta, un pizzico di sale, uno di pepe e mescolate.
2. Unite il vino e un paio di cucchiai d’olio, lasciate riposare per circa 8 ore.
3. Prendete la pasta di pane, stendetela sulla spianatoia, cospargetela con il misto di noci e formaggio, impastate per amalgamare bene.

4. Dividete l’impasto a metà e formate due pagnotte, mettetele su una teglia rivestita di carta forno.
5. Incidete una croce su ogni pagnotta a croci e fate lievitare.
6. Preriscaldate il forno a 200 gradi.
7. Infornate e fate cuocere per circa 20 – 25 minuti, o finché il pane non sarà dorato.
8. Sfornate e fate raffreddare prima di servire.

Todi

Todi è una cittadina umbra con un territorio comunale tra i più vasti dell’Umbria, situata su un colle, a metà strada tra Perugia e Terni.
Una leggenda narra che si iniziò a costrire Todi lungo le rive del fiume Tevere, un giorno però, mentre gli uomini stavano mangiando, arrivò un’aquila, che prese la tovaglia e la portò sul punto più alto del colle. Per il popolo che abitava la valle, quello era il segno del destino, Todi doveva essere costruita su quel colle, e così fu. Todi sorge sul colle, dove l’aquila posò la tovaglia.
La storia invece ricorda che Todi fu fondata dagli etruschi tra il III e il I secolo a.C. epoca in cui fu costruita la prima cerchia delle mura.
È la città di Jacopone, dove nel 1236 nacque il poeta, venerato come Beato dalla Chiesa Cattolica.

Tempio di Santa Maria della Consolazione

Situata subito fuori le mura, il Tempio di Santa Maria della Consolazione è uno dei simboli di Todi. La sua costruzione ebbe inizio 1508 per terminare quasi 100 anni dopo. Il progetto fu attribuito, anche se con qualche incertezza, a Donato Bramante. È un edificio a pianta centrale a forma di croce greca, all’interno dodici nicchie ospitano le statue in gesso raffiguranti i dodici apostoli. Lungo il viale della Consolazione, ogni anno l’8 settembre, si celebra una festa che si conclude con i fuochi d’artificio.

Tempio di San Fortunato

Il Tempio di San Fortunato si trova a ridosso del centro storico, percorrendo la scalinata si arriva all’ingresso dell’edificio in stile gotico. All’interno le reliquie di San Callisto, San Cassiano, SS. Degna e Romana e San Fortunato, Patrono di Todi.

Il Duomo

Il Duomo di Todi è situato in Piazza del Popolo, la piazza principale della città, la chiesa fu costruita nel XII secolo, sulle rovine di un edifico romano. La facciata subì molte modifche nel corso degli anni, a causa di un incendio nel 1190 e di un terromoto nel 1246. L’interno è sudduviso in tre grandi navate centrali, più una quarta laterale di dimensioni ridotte. Il Duomo di Todi è intitolato a Maria SS Annunziata.

Fonti: Comune di Todi – Visit Todi

Porta Fratta – Amerina

Una delle porte del terzo cerchio delle mura

Piazza Garibaldi

La statua di Giuseppe Garibaldi al centro della piazza a lui dedicata

Porta Romana

Porta Romana, una delle porte d’accesso alla città

Queste le ricette delle altre regioni

CALABRIA:U pani duru di Rosa ed Io
CAMPANIA: Pane cafone di Le Ricette di Tina
SICILIA: Polpette di pane di Cucina che ti Passa
TOSCANA: Pappa al pomodoro   di Non Solo Piccante
LOMBARDIA: La michetta  di L’Angolo Cottura di Babi
VENETO: La ciopa di Semplicemente Buono
FRIULI VENEZIA GIULIA: Biga servolana di Nuvole di Farina
PIEMONTE: Grissini torinesi stirati  di La Casa di Artù
EMILIA ROMAGNA: La coppia ferrarese di Zibaldone Culinario
TRENTINO ALTO ADIGE: Pam de molche e treccia al grano saraceno di A Fiamma Dolce
PUGLIA: Le Pucce uliate  di Breakfast da Donaflor
LAZIO: Le rosette romane di Chez Entity
LIGURIA: Pancheutto di Un’arbanella di Basilico
MARCHE: Pane casereccio  di La Creatività e i suoi Colori
ABRUZZO: Pane di patate  di In Cucina da Eva  

Con questa ricetta partecipo al contest Geografia in tavola

Con questa ricetta partecipo al contest Italia in cucina

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