La trippa in umido alla maniera umbra
Oggi torna l’appuntamento con L’Italia nel piatto, la rubrica mensile di ricette regionali, tema di questo mese brasati, stracotti, umidi e stufati, qui da me per l’Umbria troverete la trippa in umido. La trippa fa parte delle frattaglie, è lo stomaco di bovino o di maiale. Ricordo che anni fa, quando la preparava mia madre, doveva farla bollire e raschiare per renderla bianca e pulita, adesso si trova in commercio già bollita, molto più facile da cucinare, io la passo comunque per alcuni minuti in acqua bollente, prima di cuocerla in umido.
Ricetta della trippa in umido
Portata: Secondo
Porzioni: 2 persone
Preparazione: 15 minuti
Cottura: 1 ora
Autore: Miria Onesta
Ingredienti
- 500 g trippa di bovino lessata
- 1 carota
- 1 costa sedano
- 1/2 cipolla
- olio di oliva
- 250 g passata di pomodori
- 1/2 bicchiere vino bianco
- sale
- pepe
- pecorino grattugiato
Preparazione
- Tagliate la trippa a stricioline.
- Tuffate la trippa in acqua bollente per 5 minuti, scolatela e tenetela da parte.
- In un tegame fate soffriggere la carota, il sedano, la cipolla tritata con 2 cucchiai d’olio.
- Unite la trippa, aggiungete sale e pepe e fate insaporire finché non sarà bella asciutta.
- Sfumate con il vino e fate evaporare.
- Unite la passata e un po’ d’acqua, fate cuocere a fiamma lieve per circa un’ora, regolate di sale.
- Cospargete la trippa con pecorino a piacere, mescolate e servite.
Note:
Prima di togliere la trippa dal fuoco, provate ad infilarla con una forchetta, se fa resistenza, lasciatela ancora sul fuoco ancora per un po’.
Queste le ricette delle altre regioni italiane
Piemonte: Brasato al Barbera
Friuli-Venezia Giulia: Coniglio in umido con mele, cipolla e pancetta per l’Italia nel piatto
Lombardia: Russtissana Lodigiana
Emilia Romagna: Stracotto alla parmigiana
Liguria: Polpette al sugo
Toscana: Cinghiale in dolce e forte
Marche: Pollo in potacchio alla marchigiana
Abruzzo :Pollo alla cacciatore abruzzese
Lazio: Garofalato
Campania:Trippa con patate alla napoletana
Basilicata: Baccalà con le cipolle – Cipuddata
Puglia: Agnello in umido con funghi cardoncelli all’uso di Gravina
Calabria: Stufato di maiale
Sicilia: Aggrassatu con patate
Sardegna: Stufato di cinghiale alla nuorese
15 commenti
Cara Miria a che ti devo dire! Ogni volta non trovo le parole per commentare le tue magnifiche ricette. Sei sempre bravissima. Un abbraccio
un piatto dal sapore antico, di quelli che purtroppo si stanno perdendo, bellissime le foto!
baci
Alice
Ciao Miria, buonissima la trippa. Anche qui si fa, un po’ diversamente rispetto a voi, ma con uno splendido risultato comunque!!! Bacio a presto
Anch’io la faccio sbollentare anche se ormai si vende già pulita e non servirebbe più. Buon appetito
si infatti, ma male non farà, buona serata
Ciao Miria! Che splendida ricetta! Anche mia madre la cucina spesso, anche se la prepara in modo diverso! La tua ha un aspetto davvero molto invitante, complimenti!
Ah la trippa, mia croce e delizia, nel senso che la amo talmente tanto che ne mangerei fino a star male :D
La tua versione umbra è molto simile a quella alla tosco-romana che mangio a casa dei nonni del mio colui.. e non vedo l’ora, perché venerdì me la posso godere!!
Grande Miria, questo è il classico piatto che si ama o si odia, il gusto la consistenza e i profumi, non particolari e non sempre graditi.
Io l’adoro e se mi porto due crostini mi fai fare la scarpetta? bacioni!
E come diceva mio nonno: “Il settimo giorno Dio creò la trippa”! Come dargli torto dopo una ricetta del genere.
Buonissima, come si fa a resistere? Da me non si mette nè vino nè tantomeno formaggio. Ma una cucina piatta non fa tradizione.
è un classico che si prepara anche da noi, mia madre pure usava lo stesso procedimento della tua!
è buonissima la trippa…io l’adoro e purtroppo mio marito la odia! che si fa…beh me la preparo per me!ottima proposta Miria!
un bacione
Buonissima la trippa…poi tu sei bravissima Complimenti!
arrivo un pò tardino io…
il marito che mi è seduto accanto ha allungato l’occhio e visto che non preparo mai la trippa mi ha supplicato di farlo presto felice!
un abbraccio
La trippa mi ricorda la mia infanzia, la preparava mia nonna. Ne andavo matta. Se mai vorrò cimentarmi a cucinarla, la tua ricetta mi tornerà utile! Complimenti!
La particolarita’ del pecorino e’una variante che proverò. Sempre bravissima