Formaggio di mele lituano, ricetta tradizionale

Se vi state chiedendo cosa sia il formaggio di mele, vi dico subito che me lo sono chiesto anche io. Tempo fa cercando in rete, la ricetta per l’appuntamento di Novembre della rubrica “Il giro del mondo con i dolci alle mele”, mi sono imbattuta in una foto, sotto la didascalia diceva obuolių sūris e visto che vicino c’erano delle mele, sono andata a fare la traduzione, quella frase in lituano significava formaggio di mele. Mi sono incuriosita e ho iniziato a cercare, trovando tante informazioni su questa ricetta tipica lituana, non ho resistito, mi sono rimboccata le maniche e l’ho preparato. È una ricetta semplice, ci vuole soltanto un po’ di pazienza.

È già passato un anno dall’inizio di questa rubrica, abbiamo studiato, chiesto ad amici e parenti, alla ricerca di ricette con le mele da ogni parte del mondo. Questo mese Simona ci porterà in Germania con la Crostata di mele della Turingia e Mary in Inghilterra con l’ Apple dumpling. Se siete curiosi di scoprire tutte le ricette preparate fino ad ora, consultate la pagina “Il giro del mondo con i dolci alle mele”

Obuolių sūris, il formaggio di mele lituano

Il formaggio di mele lituano, non ha niente a che vedere con il formaggio, è una preparazione a base di mele da gustare con una tazza di tè o caffè.
Riconosciuto come patrimonio culinario della Lituania, il formaggio di mele era una preparazione della classe nobile, la prima ricetta sembra risalire al 17° secolo. Il nome deriva dal metodo di preparazione, infatti le mele dopo una lenta cottura vengono messe in sacchetti di garza a forma triangolare. I sacchetti vengono messi sotto un peso per 24 ore, dopodiché devono asciugare per 35-40 giorni. Preparato in questo periodo, il formaggio di mele è pronto per Natale, per questo motivo è un dolce tipico delle feste. Una ricetta molto conosciuta in passato, è ora quasi dimenticata, sicuramente anche per la lunga lavorazione.

Tradizionalmente si prepara con mele Antonovka, una mela antica dal colore verde – giallastro, dal sapore acidulo e ricche di pectina. Sono utilizzate soprattutto per la cottura, perfette per preparare la sharlotka.
Io naturalmente non ho trovato le mele Antonovka, e ho utilizzato renetta, golden e gala.

I sacchetti qui non li ho trovati, ma volevo dare a questa preparazione la forma originale, ho cucito da sola due sacchetti, utilizzando uno scampolo di tessuto per tende.

Formaggio di mele lituano

Portata: Conserva dolce
Porzioni: 2 formaggi

Preparazione: 1 ora
Riposo: 24 ore + 35-40 giorni
Cottura: 3-4 ore

Autore: Miria Onesta

Ingredienti:

• 2 kg di mele golden
• 1 kg di mele renetta
• 1 kg di mele gala
• 800 g di zucchero semolato
• 1 limone
• cannella

Preparazione:

• Sbucciate ed eliminate i semi alle mele golden e alle renetta, tagliatele a cubetti e mettetele in un tegame.
• Lavate le mele gala eliminate i semi e tagliatele a cubetti senza pelarle e mettetele nel tegame.
• Aggiungete il succo del limone, lo zucchero e mescolate.
• Coprite con un coperchio e lasciate riposare a temperatura ambiente per 24 ore.

• Trascorso il tempo di riposo sul fondo del tegame si sarà formato uno strato di succo.
• Eliminate le mele dal tegame con un mestolo forato e tenetele da parte.
• Mettete il succo sul fuoco e fate cuocere finché non sarà diminuito di circa un terzo.
• Aggiungete le mele proseguite la cottura, tenetene da parte una parte, da aggiungere dopo.

• Quando il composto inizierà ad asciugare, unite le mele tenute da parte.
• Fate cuocere finché non si formerà un composto denso e asciutto.
• Aggiungete la cannella e mescolate bene.
• Trasferite il composto di mele in 2 sacchetti.

• Chiudete i sacchetti con uno spago.
• Mettete sopra i formaggi un tagliere con un peso per 24 ore.
• Eliminate il peso e mettete le due forme ad asciugare.
• Girate spesso i sacchetti per facilitare l’asciugatura.
• Ci vorranno circa 30-35 giorni.

• Eliminate i sacchetti di tela delicatamente.

• Il formaggio di mela è pronto per essere servito insieme ad una tazza di tè.

Ho seguito la ricetta di Tarp vėjo gūsių, adattandola un po’ e ho anche letto questo articolo di Fondazione Slow Food per la Bio Diversità Onlus

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