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DAL MONDOFritti e frittelle

Csöröge fánk – Frappe ungheresi, dolci tipici di carnevale

di Miria Onesta 24 Gennaio 2024
dolci di carnevale ungheresi con panna acida
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Csöröge fánk – Frappe ungheresi, sono dolci tipici di carnevale, fiocchi di pasta fritti in olio, croccati e cosparsi di zucchero a velo. Siamo nel pieno del carnevale, e non c’è carnevale senza un dolce fritto, stavolta, di ritorno dal mio viaggio in Ungheria, ho deciso di provare le frappe ungheresi, csöröge fánk note in Ungheria anche come ali d’Angelo. Nella forma molto simili alle nostre frappe, hanno però un impasto a base di panna acida e pochissimo zucchero. Il risultato è un dolce fritto leggerissimo, friabile e non eccessivamente dolce, in Ungheria spesso si accompagnano a confettura di albicocche.
Csöröge fánk è un dolce antico, che secondo alcuni si diffuse in Ungheria dalla Transilvania. La parola ungherese csöröge è stata registrata per la prima volta nel 1565, quasi sicuramente il nome deriva dal rumore dei dolci che cuociono nell’olio bollente, o dal rumore che fanno i dolcetti croccanti una volta cotti.
Provate anche le ciambelle alle mele di carnevale – Almás farsangi fánk anche loro di origine ungherese.

piatto di frappe ungheresi, csoroge fank

Con questa ricetta partecipo a “La fine di Re Giocondo: dalla padella alla brace!” la sfida carnevalesca di AIFB Associazione italiana Food blogger in collaborazione con il Carnevale di Foiano della Chiana.

Il carnevale di Foiano della Chiana

I carnevale di Foiano della Chiana, è tra i più antichi d’Italia, la prima edizione risale al 1539. Per 5 settimane il borgo toscano diventa il palcoscenico naturale di sfilate in maschera, spettacoli e sfilate di carri allegorici. I carri sono realizzati da 4 cantieri che sono: Azzurri, Bomboli, Nottambuli e Rustici. Ogni cantiere per un anno lavora alla realizzazione del proprio carro allegorico, che si spera sia migliore degli altri, in palio per il cantiere vincitore la Coppa di Carnevale.
I carri vengono giudicati da un team di esperti che valuteranno i carri, dopo averli visti sfilare per le vie di Foiano della Chiana.
Simbolo del carnevale Re Giocondo, un fantoccio imbottito di carta e stracci che porta sul petto il numero dell’edizione in corso. L’ultima domenica di carnevale Re Giocondo viene portato in piazza seguito dalla banda e dai sudditi, e si celebra il suo funerale.
Una volta in piazza si legge il testamento di Re Giocondo, che come ultimo atto vede la proclamazione del cantiere vincitore.
Dopo la lettura del verdetto, si accende il fuoco sotto Re Giocondo, per sancire la fine del carnevale, spazzando via il vecchio e far posto al nuovo.

Leggendo la storia di Re Giocondo, ho pensato che non deve essere affatto contento di finire ogni anno al rogo e me lo sono immaginato così, intento a risolvere il suo problema. E da questa riflessione è nato questo racconto dedicato a Re Giocondo e la carnevale di Foiano della Chiana.

Re Giocondo e le csöröge fánk, le ali d’Angelo ungheresi

All’inizio del carnevale, Re Giocondo iniziò a preoccuparsi, come ogni anno, l’ultima domenica di carnevale sarebbe finito senza ombra di dubbio sul rogo. Così pensò che sarebbe stato bello per una volta gabbare i sudditi e sfuggire al rogo. Ma come riuscire a sfuggire al suo destino? Pensò e ripensò e alla fine si ricordò di Csilla, una sua amica ungherese che un giorno gli aveva parlato di un dolcetto che preparava nel periodo di carnevale, chiamato csöröge fánk, conosciuto anche come ali d’ Angelo.
Sapeva che lei era in città per assistere alla sfilata dei carri, la cercò tra la folla e la trovò. Le chiese se poteva preparare per lui un bel vassoio di csöröge fánk (ali d’Angelo) spiegandole che voleva utilizzarle per volare via nel momento in cui i sudditi avrebbero appiccato il fuoco.

Csilla non si fece pregare, si mise subito al lavoro, impastò farina, tuorli d’uovo, panna acida, poco zucchero e altro ancora formando un impasto soffice e vellutato, lo stese sottilmente e lo tagliò a losanghe, tuffò le ali d’Angelo nell’olio bollente fino a renderle croccanti e leggerissime, le sistemò in un bel piatto e le cosparse con zucchero a velo, erano pronte. Si recò correndo da Re Giocondo, che la stava aspettando, lui la ringraziò e iniziò a pensare come avrebbe potuto utilizzarle per volar via prima del rogo, ormai imminente.

Ma un delizioso profumo di zucchero a velo lo tentava, non riuscì a resistere e mangiò una csöröge fánk, poi un’altra e un’altra ancora, deliziando il palato di cotanta bontà. Estasiato da quel manicaretto, non si rese conto che il tempo passava e che i sudditi stavo arrivando per portarlo in piazza. Quando senti arrivare i sudditi, pensò che era ora di mettere le ali d’Angelo e prepararsi a volar via, ma aimè non ce n’erano più. Così a malincuore dovete cedere al suo destino e finire anche quella volta sul rogo, felice però di aver gustato quei dolci fritti arrivati da lontano e preparati per lui da Csilla.

piatto di frappe ungheresi

Csöröge fánk – Frappe ungheresi, dolci tipici di carnevale

Portata: Dolci
Porzioni: 6-8 persone

Preparazione: 30 minuti
Riposo: 1 ora in frigo
Cottura: 4-5 minuti

Ingredienti

  • 250 g di farina 00
  • 3 tuorli d’uovo
  • 10 g di zucchero a velo
  • 50 g di burro morbido
  • 2-3 cucchiai di panna acida (circa 70 grammi)
  • 3 cucchiai di rum
  • 1 cucchiaino di aceto
  • Un pizzico di sale

Inoltre

  • Olio per friggere
  • Zucchero a velo per decorare

Preparazione

  1. Setacciate la farina in una ciotola, unite il sale e lo zucchero a velo, mescolate e formate un incavo al centro della farina.
  2. Unite l’aceto, il rum, la panna acida e iniziate a mescolate con una forchetta, incorporate anche i tuorli e il burro morbido.
  3. Rovesciate il composto su un piani da lavoro e impastate per circa 10 minuti. Avvolgete l’impasto nella pellicola e fate riposare in frigo per un’ora.
  4. Riprendete la pasta dal frigo e stendetela fono ad uno spessore di circa 2-3 mm, potete farlo con una sfogliatrice o con un mattarello.
  5. Tagliate la pasta a losanghe, fate un taglio centrale e inserite un lato, si formerà così un fiocco.
  6. Portate a temperatura abbondante olio per frittura.
  7. Tuffate nell’olio le losanghe e lasciate cuocete finché non saranno dorate.
  8. Togliete le losanghe dall’olio aiutandovi con un mestolo forato, lasciatele scolate su carta assorbente.
  9. Trasferite su un piatto da portata e cospargete con zucchero a velo.

La ricetta arriva dal sito tastesofhungary.com

csoroge fank frappe ungheresi con panna acida

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Miria Onesta

Romana di nascita e umbra di adozione, appassionata di cucina della tradizione e non solo.

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2 commenti

Giuliana 24 Gennaio 2024 - 9:19

Complimenti!!! Bravissima Miria!!!

Rispondi
Miria Onesta 29 Gennaio 2024 - 14:43

grazie mille Giuliana

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Romana di nascita e umbra d’adozione, sono moglie e mamma. La mia cucina è semplice, con ingredienti freschi e di stagione. Erbe spontanee, bacche e fiori, sono spesso ispirazione per i miei piatti.

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